Radicchio rosso di Treviso

Il Radicchio Rosso detto anche fiore d’inverno di Treviso, è apprezzato in tutto il mondo ed ha effetti benefici per il mantenimento della salute del nostro organismo come disintossicante e antinvecchiamento. Ha proprietà depurative che facilitano la digestione e un buon contenuto di acqua e di fibre.
E’ ricco di vitamina A, C e di calcio.

Il Radicchio Rosso di Treviso I.G.P. tardivo utilizzato per questo liquore è considerato il “Re” dei radicchi. Si presenta con foglie lunghe e affusolate con una costa centrale bianca e di colore rosso-violaceo intenso.

La raccolta dal campo aperto può iniziare dopo che le piante hanno subito due brinate. Il Radicchio viene legato in mazzi, posto con il fittone o radice in vasche e immerso in acqua di falda a temperatura tra i 12° e i 15°) per la fase di imbianchimento.

La temperatura mite dell’acqua favorisce la ripresa del processo vegetazionale ma l’assenza della luce impedisce alla pianta di produrre clorofilla: da cui il colore bianco tipico e l’ammorbidimento delle note amare della cicoria. Dopo un periodo di forzatura in acqua, che varia dai venti ai quindici giorni il Radicchio Rosso di Treviso I.G.P. Tardivo è pronto per la toelettatura finale.

Valori nutrizionali per 100 g di prodotto

Acqua90,72%
Calorie29,68 Kcal
Proteine2,41 g
Grassi0,67 g
Zuccheri2,92 g
Vitamina B10,05 mg
Vitamina B272 meg
Vitamina PP0,25 mg
Vitamina C13 meg
Calcio61,95 mg
Ferro0,95 mg

Il Radicchio Rosso di Treviso I.G.P. tardivo

Utilizzato il liquore DIVOROSSO è considerato il “Re” dei radicchi.

I radicchi appartengono alla famiglia delle Composite della specie Cichorium Intybus Silvestre , si tratta di una comune cicoria che la paziente opera dell’uomo ha trasformato nelle varietà di Treviso, Castelfranco Veneto, Chioggia e Verona.

La zona di produzione del radicchio rosso di Treviso comprende i territori di diversi comuni della provincia di Treviso, Padova e Venezia.
L’intuizione di produttori, commercianti, cooperative e organizzazioni sindacali che fanno a capo nel Consorzio per la tutela e la valorizzazione del radicchio di Treviso, ha fatto sì di ottenere per il radicchio di Treviso rosso Tardivo, il Precoce e il radicchio Variegato di Castelfranco la protezione IGP (Indicazione Geografica Protetta), attraverso la registrazione relativa al regolamento n° 1263/96 del 1° luglio 1996 della Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee.

Il radicchio di Treviso rosso tardivo detto anche “spadone” contraddistinto dall’IGP deve presentare le seguenti caratteristiche: foglie lunghe e affusolate di spiccata colorazione rosso-vino intenso, con nervatura principale di colore bianco. Il cespo formato da foglie serrate e avvolgenti tendono a chiudersi nella parte apicale. Il sapore della costola dorsale deve essere gradevolmente amarognolo e croccante nella consistenza. Il calibro dei cespi di 100 g di peso circa, hanno una lunghezza dai 15 ai 25 cm e il fittone non più lungo di 6 cm.

Il radicchio di Treviso rosso precoce contraddistinto dall’IGP ha l’aspetto di un cespo voluminoso, ben chiuso con foglie caratterizzate da una nervatura principale di colore bianco che si dirama in piccole penninervie nel rosso intenso del lembo fogliare ben sviluppato, modesta la porzione di radice.

Il sapore delle foglie è leggermente amarognolo e di consistenza mediamente croccante.
Il calibro dei cespi è di 150 g circa e la lunghezza del cespo di 18-25 cm (senza radice).

Come si coltiva

Il radicchio è pianta biennale, solo nel 2° anno completa il ciclo vegetativo e produce il seme.
Per la produzione di semi vengono usati solo cespi che presentano le migliori caratteristiche per forma, dimensione, colore e qualità organolettiche, in primavera vengono trapiantati nella terra più buona e coltivati in modo attento e scrupoloso.
Poi il radicchio fiorisce, speciali reti isolano i preziosi fiori, le api impollinatrici favoriscono gli incroci tra le piante scelte dall’uomo. In estate si raccolgono i semi che piantati nella terra della campagna veneta fanno germogliare le prime foglioline che via via si sviluppano sempre più fino a formare dei cespi con foglie esterne verdi. Il fiore d’inverno ha bisogno del gelo e grazie alle prime brinate di novembre il radicchio matura e acquisisce le caratteristiche della varietà.
Il radicchio si raccoglie con circa 15 cm di fittone, dopo esser stato liberato dalle foglie esterne danneggiate, viene legato in mazzi ben stretti e conservati in solchi aperti sul terreno, sottratti al gelo e alla pioggia.

Il radicchio poi prende vita con la fase di imbianchimento o forzatura: viene immerso con la radice in vasche di risorgiva con temperatura dell’acqua tra i 12°/15° e in assenza di luce. Dopo 10/20 giorni il ciclo si completa, il radicchio prende vita, si formano nuove foglie interne nel cuore del cespo di color rosso – vino intenso, dal sapore inconfondibile dolce-amarognolo.

Prelevati dalle vasche di risorgiva, i cespi maturi vengono lasciati ad asciugare in ambiente mite con la radice appoggiata sulla sabbia o paglia, poi vengono lavorati da mani esperte che modellano e accorciano il fittone, liberano il cespo dalle foglie esterne e come per incanto si ottengono i cuori di radicchio rosso di Treviso tardivo o precoce.

LE ORIGINI DEL RADICCHIO

La coltivazione del Radicchio di Treviso è frutto di una tradizione che affonda nei secoli e risale già nella metà del XVI secolo. Il processo di produzione si sarebbe affinato solo nella seconda metà del XIX secolo. Sarebbe stato il vivaista Francesco Van Den Borre, giunto dal Belgio nel 1870 dove aveva realizzato un giardino patrizio, a portare nella sua proprietà di Dosson nel trevigiano, la tecnica di imbianchimento già in uso per le cicorie belghe.

E’ nell’anno 1900 che il Radicchio Rosso di Treviso raggiunge la consacrazione con la realizzazione sotto la Loggia dei Grani di Piazza dei Signori a Treviso con la prima mostra dedicata ai produttori del Radicchio Rosso di Treviso e voluta dall’agronomo di origine lombarda Giuseppe Benzi. Tradizione mantenuta dal Consorzio tutela del Radicchio Rosso di Treviso IGP e Radicchio Variegato di Castelfranco IGP.

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